Progetto infanzia

SOMMARIO

  • Progetto di “educazione motoria”
  • Progetto di lavoro
  • Obiettivi specifici di apprendimento
  • 3 / 4 anni
  • 4 / 5 anni
  • 5 / 6 anni
  • Giornata finale Anno Scolastico
  • Conclusioni
  • … non solo palestra
  • GiocArte
  • Responsabili del progetto

Progetto di “Educazione motoria”

In attuazione al “protocollo d’Intesa” del 12/3/98, sottoscritto dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal C.O.N.I., la A.S.D. GTM, ha elaborato un progetto “d’educazione motoria” per la scuola dell’infanzia.

La A.S.D. GTM ha la peculiarità di avere nel suo organico insegnanti di educazione fisica “esperti” nel settore dell’educazione motoria di base, qualificati dalle federazioni sportive del C.O.N.I. con esperienza pluriennale, maturata sul campo e in diversi contesti. Ciò ha permesso di far si che ciascun esperto adotti la filosofia dell’ok-ness, come atteggiamento di base: ognuno è ok per ciò che è, nessuno escluso, le differenze individuali e gli “errori”diventano, occasioni di apprendimento-arricchimento.
Ciò impone una particolare competenza relazionale e le abilità comunicative, diventano così non solo oggetto di una specifica formazione, ma strumento necessario alla costruzione di quella relazione affettiva, attraverso cui passa quella cognitiva e di apprendimento.

Il progetto offre a tutti gli alunni, l’opportunità di praticare attività motoria nella scuola dell’infanzia, secondo itinerari graduali e processi d’apprendimento organici e commisurati all’età e allo sviluppo, nel rispetto dei dettami ministeriali e dell’autonomia scolastica.

La finalità del progetto è quella di coinvolgere tutti:

  1. i Docenti, attraverso l’instaurarsi di un’alleanza di lavoro volta al reciproco scambio e all’acquisizione/diffusione di una cultura motoria in cui ciascuno è protagonista, (il Docente deve essere sempre presente durante l’ora di attività motoria, ed è compartecipe e contitolare dell’esperienza stessa);
  1. i Bambini, nel rispetto dei tempi e delle differenze individuali e delle peculiarità dei diversamente abili, valorizzandone le competenze e strutturando percorsi d’apprendimento adeguati ai livelli di partenza e alle possibilità del singolo.  Privilegiato sarà, soprattutto il gioco che diventa:” mezzo per lo sviluppo corporeo, strumento di educazione degli affetti, oggetto di educazione della mente” (Fenelon) e strumento di socializzazione e di osservanza delle regole;
  1. la Scuola,  attraverso momenti di comunicazione programmati con i genitori, con gli insegnanti e con l’Istituzione al fine di rendere le proposte motorie trasversali, interdisciplinari e inclusive al Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) della Scuola.

 

Progetto di lavoro “AVVIAMENTO ALLA MOTRICITÀ” SCUOLA DELL’INFANZIA

Il corso di Educazione Motoria si attiene al testo ministeriale degli orientamenti della scuola d’infanzia che così recita: “Il campo d’esperienza della corporeità e della motricità contribuisce alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino promovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani d’attenzione formativa.” Inoltre: “La forma privilegiata d’attività motoria è costituita dal gioco, che sostanzia e realizza nei fatti il clima ludico della scuola dell’infanzia, adempiendo a rilevanti e significative funzioni di vario tipo, da quella cognitiva a quella socializzante a quella creativa”.               (articolo 2, comma a).

Occorre quindi conoscere e sperimentare tutte le forme praticabili di gioco.

Il bambino, a questa età, ha concluso il processo di separazione-individuazione, ma ha la necessità di esercitarsi continuamente su questa dinamica per poter conoscere e controllare progressivamente la dimensione emozionale che tale esperienza di crescita comporta.

Attraverso il gioco sensomotorio sperimenta ripetutamente il movimento centrifugo che soddisfa il suo bisogno di diffusione e quello centripeto, grazie al quale aumenta la conoscenza e coscienza del proprio corpo e delle proprie potenzialità.

Nel gioco simbolico mette continuamente in “scena”  tutte le sensazioni e i sentimenti legati ai bisogni e desideri relativi alla sua storia e realtà personali.

Il completamento del processo di separazione-individuazione richiede una capacità di gestione autonoma della dimensione emozionale – affettiva. Quindi, per mantenere e consolidare queste competenze, il bambino sperimenterà se stesso e tutto ciò che lo circonda attraverso il GIOCO ed il movimento del suo corpo passando: dai giochi liberi a quelli di regole; dai giochi con materiali a quelli simbolici; dai giochi d’esercizio a quelli programmati, dai giochi imitativi a quelli popolari e tradizionali.

Nella scuola dell’infanzia il corpo e la relazione corporea rimangono importanti, ma rispetto al nido, hanno un punto di vista più qualitativo che quantitativo. Ora il bambino ha bisogno di scoprire, usare e relazionarsi con il mondo oggettuale.

Nasce da qui l’importanza dei materiali usati che dovranno essere diversificati e alla portata del bambino, usati creativamente (un cerchio, potrà trasformarsi in qualsiasi cosa).

Ciò è ancor più vero, per i bambini diversamente abili per i quali sarà programmato un percorso di apprendimento motorio che rispetterà la tipologia dell’handicap (disabilità mentale – disabilità fisica – disabilità sensoriale). Pertanto, si presterà particolare attenzione alla realizzazione di un processo didattico che consenta a ciascuno l’espressione delle proprie potenzialità,  avendo cura di costruire una relazione interpersonale positiva e significante nella quale ogni apprendimento diventa possibile.

Come?:

  • Usando una comunicazione efficace e strategica;
  • Ponendo obiettivi facilmente raggiungibili per evitare l’insorgenza di inutili

frustrazioni;

  • Privilegiando i rinforzi e gli incoraggiamenti di tipo positivo;
  • Creando delle motivazioni intrinseche;
  • Favorendo le relazioni interpersonali;
  • Rendendo il bambino protagonista e co-autore dell’esperienza, coinvolgendolo

anche con compiti di assistenza con il Docente.

 

La lezione sarà programmata pensando non solo alle finalità didattiche, ma anche alle acquisizioni ed ai successi pregressi, alle difficoltà incontrate, alle manifestazioni di interesse.

L’esperto  valorizzerà questi “momenti magici” di apprendimento, consentendo al bambino di  creare il suo percorso.

Particolare attenzione sarà rivolta al gruppo classe, ricercando quella integrazione, dove la “diversità” sarà solo un modo “diverso” di giocare. Così facendo, anche l’eventuale errore rappresenterà un’ulteriore opportunità d’apprendimento “creativa”.

Questo Progetto è frutto non solo delle nostre competenze acquisite dai testi universitari ma special modo dalle nostre esperienze avute dal 1998 ad oggi con migliaia di bambini della scuola dell’Infanzia.

Le lezioni saranno tenute da Insegnanti di Educazione Fisica, specializzati in Educazione Motoria (riconosciuti CONI), in possesso di Polizza Assicurativa personale.

 

Obiettivi specifici di apprendimento

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
Sviluppare un uso corretto del proprio corpo Rafforzare la conoscenza del sé corporeo Potenziare il comportamento autonomo ed indipendente nell’ordine ed espressione del sé
Sviluppare la conoscenza e la consapevolezza del sé corporeo Percepire, denominare e rappresentare lo schema corporeo Conoscere, denominare e rappresentare lo schema corporeo
Coordinare i propri movimenti muovendosi con sicurezza Possedere autocontrollo motorio Percepire il corpo in rapporto allo spazio
Imparare ad accettare la frustrazione, le regole e le norme nel percorso di crescita Utilizzare i sensi per la conoscenza della realtà Rivelare una buona lateralizzazione e affinare la motricità fine
Interiorizzare semplici regole di cura personale  e di convivenza Verbalizzare esperienze e condividerle con i compagni Favorire situazioni che possano sperimentare e rafforzare l’identità di genere
Rispettare se stesso e gli altri Possedere una buona coordinazione oculo manuale Muoversi nello spazio ad azioni, comandi, suoni, musica
Imparare a rappresentare la realtà attraverso simboli Essere attento alla cura della propria persona Interiorizzare l’importanza di una alimentazione corretta
Interiorizzare alcuni concetti topologici Partecipare con piacere e curiosità alle attività libere e guidate Sviluppare l’autonomia, la capacità di iniziativa personale e il senso critico
Stimolare e favorire la condivisione di oggetti e situazioni tra coetanei Rappresentare graficamente le parti fondamentali del corpo Collocare se stesso in base a parametri spaziali
Imparare a dilazionare nel tempo i propri bisogni e desideri Orientarsi in modo autonomo negli spazi scolastici Accettare, collaborare, rispettare ed usare regole nei giochi
Imparare a rispettare regole e consegne Imparare ad esprimere, accettare e controllare i propri stati d’animo

 

Riportiamo di seguito, alcuni esempi di attività educative e didattiche, differenziate per età, che hanno avuto lo scopo di aiutare il bambino a trasformare in competenze personali le conoscenze e le abilità disciplinari:

3/4 anni

  • in cerchio seduti (con 2/3 palloni diversi) passarsi la palla facendola rotolare;
  • in piedi invitiamo i bambini a camminare in tutte le direzioni, riproducendo semplici variazioni di ritmo;
  • percorso motorio attraverso l’invenzione di una storia;
  • ogni bambino con un pallone: “quante cose con la palla”;
  • gioco dello “specchio” con l’insegnante (imitazione).

4/5 anni

  • percorso motorio seguendo una storia fantastica, che li condurrà alla scoperta della palla;
  • ogni bambino/a con un pallone ideazione di giochi (palleggiare,rotolare,calciare, lanciare);
  • gioco dei “lupi con i palloni”;
  • gioco del “trenino motorio”.

 

Giornata finale Anno Scolastico

Il Progetto si conclude con una giornata di festa nella quale i bambini saranno coinvolti con giochi e premiati con gadget ricordo. Nell’occasione è significativa la presenza delle famiglie.

 

Conclusioni 

Dal 1998 gli interventi effettuati nella scuola dell’infanzia, sono stati coinvolgenti, piacevoli e vari, secondo i resoconti delle maestre le quali hanno evidenziato l’interesse dei bambini e dei genitori verso le attività proposte.

Le attività educative e didattiche sono state polivalenti e interdisciplinari seguendo un metodo prevalentemente induttivo. Il gioco, in varie forme, rendeva i bambini protagonisti attivi delle lezioni che modificavano e interagivano con l’operato dell’insegnante. Abbiamo notato un riscontro positivo nel proporre una parte di lezione effettuata sotto forma di “fiaba motoria” ideata dai Proff. De Rossi e Mazzoni, la quale, attraverso il racconto orale e figurato, stimola la fantasia e la creatività dei bambini, proponendo processi motori che si inseriscono nel corso della narrazione.

…non solo palestra

Il lavoro svolto in palestra con i bambini/e della scuola d’infanzia si è concretizzato nella verbalizzazione  e nella riproduzione grafica dell’esperienza. Nel 2014 sono state realizzate ed incluse nel progetto, delle lezioni sul gioco, attraverso l’arte, riportiamo di seguito la programmazione. 

GiocArte

“GiocArte” è parte integrante del progetto di psicomotricità.

I protagonisti sono ancora una volta loro i Bambini i quali, di volta in volta, saranno invitati a “leggere” un dipinto, creando una storia che prenderà vita, diventando un gioco. Gli alunni,  davanti all’opera, racconteranno le loro impressioni, l’esperto traccerà la linea della storia, collegandole tra loro .

L’esperienza verrà subito messa in atto ed i bambini, alla fine del gioco, lo rappresenteranno graficamente secondo tecniche, materiali e scelte didattiche previste dall’ins. te, per ciascuna lezione.

 

Questo percorso metodologico attiverà un circuito didattico: attivo, creativo, artistico e psicomotorio. Arte e creatività svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’evoluzione infantile.

Ripercorrendo la storia del pensiero filosofico e pedagogico, emerge un sottile fil rouge che collega la pratica di attività artistiche alle abilità comunicative e allo sviluppo fisico-cognitivo-emotivo. Numerosi studi sembrano infatti dimostrare che, fin dai primissimi anni di vita del bambino, l’arte contribuisce a migliorarne le capacità espressive, a favorire l’apprendimento logico – matematico e linguistico, a rafforzare la consapevolezza di sé, a liberare le potenzialità creative insite in esso. In definitiva, essa sembra essere determinante al fine di un’evoluzione interiore dell’individuo.

Per quanto riguarda lo sviluppo motorio del bambino, si può invece affermare che l’attività artistica:

• migliora le funzionalità motorie. Sagomare un foglio di cartoncino con le forbici, indirizzare il tratto di un pennello, disegnare con un pennarello o strizzare un tubetto di colla in modo “controllato” sono tutte attività che aiutano il bambino a migliorare la propria manualità e la padronanza fisica sugli oggetti;

• accresce l’autostima del bambino, il quale si rende conto di riuscire a coordinare e controllare i propri movimenti;

• favorisce una prima forma di coordinazione occhio-mano, diventando una “palestra” in cui i bambini fanno pratica in vista dei momenti vissuti di vita familiare e sociale;

• aumenta le capacità espressive ed immaginative del bambino impegnato a dare la propria personale lettura dell’opera d’arte che l’ins. te avrà cura di presentargli;

• stimola la fantasia, la creatività nel e del movimento: creare un gioco motorio da realizzare, attraverso l’osservazione e la lettura di un dipinto,  significa penetrare dentro di esso, dare vita al mondo magico del gioco, ponendo il bambino al centro di una relazione circolare dipinto-gioco, gioco-dipinto;

• educa al bello e alla ricerca-mantenimento dell’armonia.

In conclusione, si può affermare che, sebbene talvolta sotto forma di gioco, le arti svolgono un ruolo insostituibile nel trasmettere al bambino quelle competenze che gli saranno utili nell’affrontare più preparato la vita e nel contribuire, con la propria personalità, a costruire una società civile migliore.                                                                                                                                   I bambini dovrebbero avere l’opportunità di fare arte e sviluppare la propria creatività, trovando spazio per esprimere liberamente la propria individualità, usando la corporeità come canale espressivo elettivo.

Certi di offrire un lavoro professionale e significativo nell’ambito della scuola dell’infanzia, porgiamo distinti saluti.

Il Presidente a.s.d. GTM

       Disperati Gianni  

Responsabili del progetto

A.S.D. GTM
Sede: Via Nocara, 25 – 00173 ROMA
Tel./FAX: 06.72.32.388
Web: www.asdgtm.it
E-mail: segreteria@asdgtm.it

Prof. Disperati Gianni
Tel.: 339.36.50.735
E-mail: gianni@asdgtm.it

Prof. Boccini Davide
Tel.: 328.75.21.563
E-mail: davideboccini@alice.it

Prof. Mazzoni Antonio
Tel.: 347.14.96.583
E-mail: mazzoni.antonio@tiscalinet.it

Dott.sa Maria Pia Albanese

Tel.:349.50.82.772 

E-mail: albapia@libero.it

Prof. De Rossi Patrizio